Definito “il gioco più in ritardo al mondo”, a 22 anni dall’inizio del suo sviluppo Kien degli italiani AgeOfGames è finalmente uscito per GameBoy Advance, come previsto in origine per il 2002, ed è acquistabile proprio come cartuccia fisica sul sito del publisher retrò Incube8.
Inedito e sviluppato originariamente nei primi anni 2000, Kien doveva essere (e in un certo senso lo è ancora) il titolo di debutto di AgeOfGames, che con una perseveranza ammirevole ora è riuscito a fargli vedere la luce dopo anni di ritardi, accordi editoriali falliti e una buona dose di sfortuna. Sebbene non ci siano più molti GameBoy Advance in circolazione, il gioco probabilmente farà gola ai collezionisti per la sua lunga e curiosa storia e, perché no, anche a coloro che l’hanno atteso per tutto questo tempo.
Kien è un platform d’azione infuso con elementi RPG, che immerge i giocatori in un mondo fantasy attraverso 23 livelli intricati e impegnativi. Il gameplay mantiene un ritmo incalzante, gettando i giocatori nel mezzo di un’azione frenetica in cui devono affrontare una moltitudine di avversari. La struttura non lineare garantisce ai giocatori la libertà di esplorare l’ampio mondo di Kien a piacimento, viaggiando da uno stage all’altro, rendendo ogni partita un’avventura unica. In un’intervista, il Lead Game Designer Fabio Belsanti lo definisce una sorta di “pre-souls-like”: “Esteticamente è colorato e spensierato, ma in termini di gameplay e ‘significati’ narrativi è difficile e impegnativo. Speriamo che oltre a immergersi nell’epica avventura e il mondo che abbiamo creato, i giocatori si sentiranno orgogliosi di essere riusciti a superare le difficili quest presenti in Kien.”
Sempre Belsanti annuncia che lo studio è già al lavoro su un sequel spirituale chiamato Kien: Astral Equilibrium, di cui ha pronta una primissima early demo per PC e Switch. Si sta pensando però a una campagna Kickstarter per sostenere il progetto, da cui magari ne potrebbe nascere un’altra per un vero e proprio Kien 2. Si avverte una certa voglia di correre ora che la maledizione sul primo gioco è stata spezzata, e in fondo non possiamo biasimarli.
Fonte: comunicato stampa
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