Absolute Wonder Woman 1 – La nuova epica targata DC Comics?

absolute wonder woman 1

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Introdurre una nuova versione di un personaggio storico spesso può essere impegnativo ma, come abbiamo già visto con Absolute Batman, è sempre possibile rivoluzionarne e stravolgerne le caratteristiche per creare qualcosa di nuovo, e se fatto con passione e anima il risultato non può che essere soddisfacente. Absolute Wonder Woman è la seconda starting run dell’evento DC All-In che porta al pubblico un nuovo universo alternativo, e se con Batman abbiamo letto un “Ultimate Spider-Man” più dark e punk, qui ciò che vediamo è pura leggenda, un fumetto uscito direttamente dalle cronache di guerrieri divini, un racconto di miti e leggende che confluisce nelle pagine di un albo.

Le amazzoni hanno fatto un torto a Zeus, e la loro punizione è la schiavitù. L’unica rimasta, la neonata Diana, viene esiliata sull’isola di Hell, affidata a Circe che dovrà accudirla e crescerla. La parola “amazzone” è impronunciabile da Circe come maledizione di Apollo, ma non si può nascondere a lungo ciò che è realmente Diana: sentirà sempre un legame dentro di sé e scoprirà presto qual è il suo destino, il suo retaggio. Già dalle prime battute capiamo che questa nuova versione di Wonder Woman non avrà i legami dell’originale, e l’interessante variazione accresce da subito la curiosità sul suo futuro: vedere Diana senza le amazzoni, senza le sue sorelle e la sua missione di pace è stupendo. Una bellissima rivisitazione che spero possa portare ad archi narrativi interessanti e ulteriori evoluzioni del personaggio.

absolute wonder woman circe

Absolute Wonder Woman 1 riesce perfettamente nell’impresa di introdurre un personaggio “nuovo”. Kelly Thompson alterna ogni scena al momento giusto e racconta la storia al meglio, con una presentazione rapida delle origini di Diana che si concatenano agli eventi del presente, e una trama che lascia da parte tutti i fronzoli e le frasi di circostanza per darci subito ciò di cui abbiamo bisogno. L’unica pecca risiede nella breve durata dell’albo, un pasto che dura troppo poco e da cui ci si allontana con ancora parecchia fame.

La matita di Hayden Sherman è perfetta per lo scopo con tratti sottili nei dettagli, ma spessi e sporchi nei contorni, un “hatching” grezzo per le ombre e una regia sempre sul pezzo. A completare il fantastico comparto grafico abbiamo un paneling che fa sembrare ogni tavola un antico manoscritto, con le vignette che si alternano in maniera organica e che fanno da cornice a ogni disegno. L’identità della serie quindi è sottolineata da ogni sua caratteristica, sia essa grafica, tecnica o narrativa: non c’è nulla fuori posto e tutto ciò che vediamo o leggiamo è al servizio della storia e della delineazione di nuovi canoni per Wonder Woman.

absolute wonder woman pegasus

Un primo numero a dir poco azzeccato, seppur breve, dove gli autori si servono della nuova Wonder Woman per scrivere bene e disegnare benissimo un albo di debutto stupendo, che mette da subito in chiaro alcuni dogmi per una Diana tutta nuova. Un albo che consiglio vivamente a chiunque abbia voglia di una ventata d’aria fresca, ma con le ispirazioni giuste. Per chi vuole avvicinarsi da zero al mondo del fumetto supereroistico, questa nuova run inoltre rappresenta (così come tutta la line Absolute) uno starting point ideale.

Murdock Articoli
Appassionato di Fumetti e Videogiochi, perché esperto non sono e recensore fa subito radical chic.

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