Per un motivo o l’altro, il Dracula di Tod Browing è l’adattamento del romanzo di Bram Stoker che mi sono ritrovato a guardare più volte, anche più del blasonatissimo Dracula di Francis Ford Coppola, che oggigiorno è il primo film che a tanti viene in mente quando si parla del celeberrimo conte transilvano. Al di là di alcuni dettagli che ora possono far sorridere come l’insistenza sullo sguardo di Bela Lugosi, a metà tra il minaccioso e il perplesso, e i pipistrelli di plastica che svolazzano attaccati a un filo, il classico del 1931 conserva un fascino unico dato dall’impostazione teatrale, la bravura degli attori, gli stratagemmi adottati in un’epoca totalmente analogica e l’idea primordiale di horror.
Questo vale un po’ per tutti i film sui personaggi ribattezzati Mostri Universal, ai quali Skybound, in collaborazione con Universal Pictures, ha pensato bene di dedicare una collana a fumetti, che da poco ha fatto il suo debutto anche in Italia grazie a saldaPress. Ad aprire le danze è proprio Dracula, a cui seguiranno nel 2025 Il mostro della laguna nera e Frankenstein. Il fumetto è scritto da James Tynion IV (noto sceneggiatore di Batman, per restare in tema pipistrelli) e disegnato da Martin Simmonds, e pur essendo l’adattamento di un adattamento (di un adattamento, visto che il film di Browning deriva a sua volta dallo spettacolo teatrale di Hamilton Deane e John L. Balderston), riesce a trovare la sua ragion d’essere in una storia che si rivela non identica ma complementare a quella del film, nonché in tavole di una bellezza ultraterrena.
Sono rimasto molto sorpreso da ciò che James Tynion IV è riuscito a fare con la sceneggiatura: avrebbe potuto limitarsi a replicare punto per punto la storia originale come accade spesso in questi casi, invece le ha dato una seconda vita, reinterpretandola quanto basta a renderla nuova e interessante anche agli occhi dei fan incalliti. Alcune scene sono proprio le stesse, ma poste con maggiore enfasi o mostrate da un punto di vista leggermente diverso, altre invece aggiungono tasselli mancanti al film di Browning, approfondendo certi aspetti del racconto o dei personaggi.
Qui ad esempio Van Helsing e Renfield trovano maggiore profondità, e il secondo in particolare viene messo di più al centro dell’attenzione: una scelta a mio dire azzeccata, essendo il personaggio interpretato da Dwight Frye forse il migliore del film, capace di incutere persino più timore di Dracula. Allo stesso tempo, alcune parti come quella del primo incontro tra Renfield e Dracula in Transilvania sono state tagliate per economia della narrazione, ed è per questo le ritengo due opere complementari: pur rimanendo perfettamente fruibili a sé, insieme formano qualcosa di molto più completo e avvincente. È gestito tutto così bene che ormai ciò che ho visto nel film e letto nel fumetto si stanno fondendo in un’unica cosa nella mia testa.
Il lavoro di James Tynion IV tuttavia non sarebbe bastato se a sostenerlo non ci fosse stata la forza straordinaria dei disegni di Martin Simmonds, vera colonna portante di questo fumetto. Ho apprezzato particolarmente la spinta decisa sui toni horror, che così incontrano sicuramente di più i gusti del pubblico moderno: mettono i brividi già le prime tavole con Renfield, qui rappresentato in maniera mostruosa mentre si ciba di insetti, con un volto dal bianco spettrale a volerne sottolineare la natura non più umana. Poi come nel film si insiste molto sullo sguardo di Dracula, anche perché è a tutti gli effetti un elemento importante, ma lo vediamo costantemente iniettato di sangue e ne emerge tutto l’istinto feroce e bestiale del vampiro. A proposito di bestie, qui trovano maggiore risalto anche le trasformazioni del conte, specialmente quella in forma di lupo che nel film viene solo raccontata e mai mostrata davvero.
Lo stile di Simmonds è ricercatissimo e realizza praticamente 120 pagine di dipinti magnificamente oscuri, che mi hanno rapito e hanno contribuito a farmi immergere completamente nel racconto. Da notare come alcune tavole siano state arricchite in alcuni punti dall’innesto di elementi come pagine di un libro o tessuti. Un lavoro davvero impressionante per un fumetto, che raggiunge il suo apice in delle splash page clamorose, raccontando molto anche senza alcun ausilio delle parole: l’illustrazione che rappresenta l’attacco di Dracula a una donna per le strade di Londra per me è un capolavoro.
Dracula di James Tynion IV e Martin Simmonds rende omaggio in maniera rispettosa e magistrale a uno dei più grandi classici del cinema, con un fumetto che si rivela molto più di un semplice surrogato del film, bensì un’opera che aggiunge valore all’originale e ne diventa parte integrante. Un volume assolutamente da non perdere per chi ama i Mostri Universal e il vampiro nato dalla penna di Bram Stoker.
Un ringraziamento speciale a saldaPress
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